Non solo creme all’ossido di zinco e olio per il bagnetto. Il progetto “Benvenuti a Lugo” che l’assessore comunale alle Politiche per la famiglia Ombretta Toschi ha voluto in prima persona e lanciato nel 2009 è molto ma molto di più. Ha una chiave sociale e una vocazione intensa sul piano della promozione alla lettura.
Assessore, da quale esperienza nasce la sua idea?
“Nel 2008 lessi sul giornale di un’iniziativa analoga del Comune di Cervia. Contattai l’assessore e le chiesi il permesso di avviare un progetto simile a Lugo. Poi lo abbiamo personalizzato e calato sul territorio”.
In che modo?
“Coinvolgendo le associazioni di categoria e in particolare gli esercizi commerciali che si occupano di prima infanzia. Ma anche Nati per Leggere, che in pratica ha visto gli albori a Lugo”.
Come funziona “Benvenuti a Lugo”?
“Nel momento in cui un nuovo nato viene registrato in Anagrafe, riceve dei gadget messi a disposizione dai negozi coinvolti, in aggiunta ad una serie di informazione sui servizi esistenti sul territorio – compreso quello dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – e dedicati al’infanzia, alle famiglie, fino all’adolescenza”.
Come è stato coinvolto Nati per Leggere?
“Nella borsina che consegniamo mettiamo un invito per una festa che quattro volte all’anno, in genere quando inizia una nuova stagione, organizziamo alla biblioteca Trisi e alla quale son invitati i partner del progetto. In programma ci sono sempre letture animate, laboratori, momenti musicali. In quell’occasione consegniamo al bambino il ‘primo libro’. E in genere le famiglie fanno la tessera per la sezione ragazzi della biblioteca”.
Che riscontro c’è? Le famiglie rispondono all’invito?
“Sì, anche se il riscontro non è del 100%. A Lugo abbiamo 400 nuovi nati all’anno, un bel numero che ci fa pensare che contattare direttamente le famiglie sia la strada giusta”.
Anche per far conoscere quali forme di sostegno esistono sul territorio?
“Sì, in particolare i servizi del nostro Centro per le famiglie, che è stato uno dei primi in regione e che per noi è un punto di riferimento fondamentale. Promuoverlo significa intercettare, per esempio, le mamme che vivono un disagio. Raccontare loro che il lunedì esiste uno spazio dedicato ai dubbi e alle paure dei neo-genitori. E che il sabato mattina ci sono le letture animate. Si tratta di mettere in collegamento i servizi con gli utenti, di fare rete”.
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