“E se poi prende il vizio?”: una delle tipiche domande che genitori e altri familiari si pongono nei primi mesi di vita del proprio bambino, quando iniziano a conoscere le sue abitudini. “Sta troppo in braccio”, “non deve usare il seno come ciuccio”, “devi lasciarlo piangere se non si addormenta da solo” sono invece alcune delle tante espressioni che un neogenitore sente dire da chi lo circonda. Frasi che si ascoltano quando, “appena nati come mamme e papà”, ci si sta adattando al cambiamento familiare con gli assestamenti necessari e non sempre automatici, in un bombardamento di suggerimenti obbligati, divieti e soluzioni apparentemente miracolose, che talvolta rischiano non solo di non sostenere effettivamente gli adulti, ma anche di ripetere atteggiamenti che di pedagogico e scientifico non hanno granché, non basandosi infatti su evidenze e sulla reale fisiologia del neonato, ma solo su luoghi comuni ed errate conoscenze.
Sabato 17 ottobre alle 16 Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale e autrice del libro “E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini”, incontra su questi argomenti le famiglie a Faventia Sales, Faenza (via San Giovanni Bosco 1). Titolo dell’incontro è “Vizi e pregiudizi su come funziona il mio bambino… come destreggiarsi tra falsi miti e luoghi comuni”. L’appuntamento, che rientra nelle iniziative della Settimana internazionale dell’allattamento, è organizzato da Centro per le famiglie, Gruppo Allattando a Faenza e AUSL Romagna. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni 0546-691816/71.
Romagna Mamma aveva intervistato Alessandro Bortolotti sul tema “lettone sì, lettone no” qui
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