Un gruppo di genitori di bambine e bambini che frequentano la scuola primaria ha dato vita a Ravenna ad una campagna di raccolta firme sul problema del blocco delle supplenze. La legge di stabilità 2015 impone infatti alle scuole pubbliche da quest’anno scolastico di non chiamare supplenti per il primo giorno di assenza dei docenti e per i primi sette giorni di assenza dei collaboratori scolastici: “L’applicazione di questa norma – dicono i genitori con figli negli Istituti Comprensivi Damiano, Novello, San Biagio, Darsena, Mare, Randi, Ricci Muratori e Manara Valgimigli – sta producendo effetti consistenti in quanto a fronte dell’assenza di insegnanti si stanno verificando situazioni gravi e preoccupanti: i bambini e le bambine senza insegnante vengono spesso distribuiti nelle altre classi del plesso con conseguente sovraffollamento e superamento della capienza massima delle classi determinando problemi di sicurezza in caso di evacuazione e interruzione della didattica programmata”.
Secondo le famiglie, la pedissequa applicazione della disposizione sta provocando forte disagio nelle scuole, e in particolare gravi lesioni del diritto allo studio degli alunni, nonché notevoli problemi di sicurezza e garanzia dell’igiene: “Vari episodi segnalati da genitori di vari plessi raccontano di scuole, soprattutto primarie, dove alunne e alunni vengono smistati in altre classi, lasciati in custodia ad educatori (non insegnanti) oppure l’insegnante di sostegno o l’insegnante di attività alternativa alla religione viene impegnato in sostituzione del supplente. Spesso sono gli insegnanti facenti parte dell’organico di potenziamento, recentemente nominati, a diventare all’occorrenza supplenti”.
Preoccupante, stando ai genitori, è anche la mancata sostituzione del personale ATA per il quale non è prevista alcuna sostituzione per i primi sette giorni di assenza dei collaboratori scolastici che hanno, tra i propri compiti, quelli di accoglienza e di sorveglianza: “In vari plessi dove le classi sono situate su piani diversi anche la sorveglianza è fortemente compromessa, grave è anche la situazione igienica di bagni e locali”.
Sono oltre 1600 le firme raccolte in città e nel forese in poco più di un mese (e la raccolta è ancora in corso) per denunciare queste situazioni e chiedere che, qualora non sia possibile tutelare e garantire il diritto allo studio degli alunni o l’incolumità e la sicurezza degli stessi – e lo smistamento degli alunni in altre classi non è uno strumento adeguato a soddisfare tali garanzie – i Dirigenti Scolastici nominino i supplenti. Il modulo è scaricabile dal sito del CESP- Centro Studi per la Scuola Pubblica (http://www.cespbo.it/)
In diversi plessi, i genitori hanno inviato comunicazioni ai Dirigenti Scolastici segnalando con precisione situazioni di disagio derivati dall’assenza di supplenti chiedendo di adoperarsi affinché, in caso di assenza del personale, siano fattivamente tutelati e garantiti il diritto allo studio così come la sorveglianza, la sicurezza e l’igiene. Nei prossimi giorni una delegazione di genitori incontrerà la direzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna.
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