“Se mi dici di spegnerlo (il cellulare), di non usarlo, di metterlo silenzioso… fallo anche tu”. Questa la regola numero 3 del decalogo scritto da un gruppo di duecento studenti modenesi di prima superiore. Decalogo destinato, come scrive La Gazzetta di Modena, a genitori, insegnanti, educatori.

Perché se è vero che sono gli adulti in genere a dettar legge sulla materia (e i tanti corsi che pullulano sono spesso dedicati ai grandi), è altrettanto vero che i ragazzi – nativi digitali – hanno a volte uno sguardo più lucido sul tema e riescono a individuare anche i difetti nell’utilizzo che gli adulti fanno di smartphone e compagnia.

Tra le regole più interessanti, spiccano “se guidi, non usare il telefonino, “non tenere sempre lo smartphone in mano” e “non rispondere a notifiche, messaggi e telefonate a tavola o nel mezzo di una conversazione”.

E, guardando al proprio ombelico, i ragazzi invitano i genitori a “non creare falsi profili sui social per spiarmi o spiare i miei amici. È illegale e non serve a poterne parlare” ma anche a “non pubblicare sui social le mie foto senza chiedermelo e non pubblicare neanche tue foto imbarazzanti”.