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Il suo piatto preferito? Il cous cous, perché “dentro puoi metterci quello che vuoi”. Quello che ama più cucinare? Tutti i lievitati, perché la farina è la numero uno. Stefania Mulè è una mamma siciliana trapiantata a Bologna. Nel 2008 ha aperto il blog “BigShade”, ovvero “grande ombra”, un nick name che per qualche tempo aveva utilizzato nei forum di cucina e che descrive la sua stazza, “visto che non sono proprio gracilina”. Da qualche giorno è anche la protagonista di “Food Blogger. Ricette, ritratti e segreti di 5 food blogger bolognesi” a cura di Valentina Gabusi ed Enzo Di Somma. Un’autopubblicazione seguita da BlueCore Studio dove è accompagnata da Carmen Accaputo (Le temps de cerises), Marica Bochicchio (Cooking with Marica), Rita Mezzini (La fucina culinaria) e Francesca Carloni (Burro e zucchero). Cinque donne, quasi tutte mamme, appassionate di sapori, odori, mani in pasta. E web.
Stefania, la cucina siciliana è considerata una delle migliori in Italia. Tu, però, vivi nel regno dei tortellini. Da che parte stai?
“Da nessuna parte: prendo la parte grassa da entrambe le cucine, visto che sono tutte e due molto ricche e meravigliose. Mi piace, per esempio, sperimentare delle commistioni: nei cassoni, le piadine farcite, metto broccoli e olive. Nell’erbazzone, l’uva passa”.
Lorenzo, tuo figlio di tre anni, apprezza?
“Lui è un bimbo anomalo: adora le verdure, i legumi, l’aceto balsamico, le cipolle a morsi. Siccome è magrolino, sono costretta a nascondergli i finocchi, quando li metto in tavola, altrimenti si riempie con quelli e lascia perdere carboidrati, grassi e proteine”.

Stefania Mulè o Big Shade
Stefania Mulè o Big Shade

Il pomeriggio lavori all’ospedale, la mattina cucini. Che differenza c’è tra farlo per la propria famiglia e farlo per il web?
“Bisogna fare belle foto, essere attente ai dettagli. Io ho cominciato nel 2008 per caso: essendo una persona molto disordinata, segnavo ricette e me le perdevo. Così è nata l’idea del blog, dove ho sempre puntato più sulla qualità che sulla quantità. Al momento sto seguendo un corso di tecnico superiore delle produzioni tipiche e della tradizione enogastronomica del
territorio. Mi piace l’idea di specializzarmi, di crescere. Mi sono anche iscritta alla neonata Associazione italiana food blogger, che conta 228 soci. Lo scopo è farci diventare più brave, insegnarci a conoscere meglio i prodotti, a dare un servizio utile”.
Che riscontro stai ottenendo?
“Mi scrivono in molti chiedendo consigli, raccontandomi che hanno provato una mia ricetta. Questa è la parte che mi dà l’energia e la voglia per tenere in vita il blog”.

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