Figli come intralcio alla carriera, gravidanze come ostacoli alla vita lavorativa delle donne. Gli ultimi dati dell’Istat riferiti allo scorso anno – e presentati alla Commissione Lavoro della Camera – sono davvero poco edificanti: il 30% delle donne lascia il lavoro dopo la gravidanza. Uscite dal mercato che durano almeno cinque anni nel 60% dei casi.
Maternità a parte, quasi una donna su quattro (22,4%) con meno di 65 anni interrompe l’attività lavorativa per motivi familiari, contro il 2,9% degli uomini.
Per non parlare di quello che succede all’età della pensione: nel 2014 la maggioranza delle donne (52,8%) ha percepito redditi mensili inferiori ai mille euro. Cosa che succede a un terzo degli uomini in pensione.
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