Era catalogata come gravidanza a rischio perché la donna da adolescente aveva subito una lesione della trachea con conseguenti problemi respiratori permanenti. Ma, invece di prestare ancora maggior attenzione, due anestesiste hanno causato alla vittima un danno irreparabile: la signora, 35 anni, da un anno è in coma irreversibile mentre il suo bambino è nato sano ma la madre non lo ha mai potuto vedere ed abbracciare e mai lo farà, dato che è in uno stato vegetativo.
La vicenda, come riportano i media locali, si è verificata il 28 aprile 2016 nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Padova. Decisiva sarebbe stata la mancata tempestività di intervento da parte di due anestesiste: di fronte ad una grave crisi respiratoria della donna, sarebbero intervenute con la sola mascherina di ossigeno e non avrebbero proceduto con la tracheotomia (già in programma, visti i precedenti della signora), effettuata solo dopo il parto. Così per venti minuti la donna è caduta in ipossia riportando un danno cerebrale irreversibile. Le due dottoresse, 56 e 61 anni, sono accusate di cooperazione in lesioni colpose aggravate.
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